Franca Alaimo
- 16/12/2012 23:42:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Uninterruzione dello scorrere del tempo, la luce del giorno che si ferma sul davanzale e non avanza, come fermata dal gesto di una mano ( quella mano - mi fa venire in mente - dellAnnunziata di Antonello da Messina, che ferma lavanzamento dellangelo, la sua luce insostenibile); una sospensione accoratamente invocata, una preghiera allombra che resti a coprire tutto ciò che è andato, caduto, franto, sognato. E la volontà di sottrarsi alla nostalgia dellinfanzia, e allimmaginario magico e poetico del Natale, che qui ha toni spenti dindifferenza. I treni che passano, i giorni, tutte le vite, tutte le case della nostra vita,e poi polvere, polvere...testimone deternità. Oh, Pietro, perdonami se ho messo su carta tutti i pensieri che mi hanno attraversato la testa mentre leggevo. Tutto ciò è stato detto in disordine e con troppa emotività, mentre la tua poesia è un monumento perfetto: lo accarezzi con lo sguardo e lo tocchi con le mani e la sua bellezza non cede mai.
|
Cristiana Fischer
- 16/12/2012 12:03:00
[ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]
a volte -quasi sempre- le tue poesie sono magma infuocato, difficile possederle, ritaglio questo luogo calmo di bellezza "le facce delle case/dipinte del vivente sole/( come in croce ) e più su ancora/drappeggiarsi le colline/del liquore di quella stessa luce" per dire quanto godimento dà il leggerti
|
Loredana Savelli
- 16/12/2012 10:17:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
"Ma sta’ nellombra vera che è tutto quanto resta della festa annunciata, della disfatta promessa e poi sepolta. Sta’ nellunica posa, invulnerabile, nellintermittenza delle finte stelle che desquamano la pelle. E ascolta!"
Un monito così non si dimentica, si può rispondere solo col silenzio:
"Di’ un cortese silenzio a questa luce fredda, a questo frusto impero di reperti noti, nel giorno che vuote alla vergine lasciarono le orbite a colmarsi della ridda dellantico buio, dei penosi voti."
Cè una coerenza spaventosa nei tuoi versi, mantenuta nel tempo. Ciao Pietro, le tue parole sono cattedrali.
|